Biblioteca Mozzi Borgetti

Indirizzo:

Piazza Vittorio Veneto 62100 – Macerata.
Coordinate GPS: 43.298794, 13.451067

Informazioni per la visita guidata:

Dal lunedì al venerdì alle ore 10.00, 12.00, 15.30, e 17.30 e il sabato solamente alle ore 10.00 e 12.00 è possibile usufruire della visita guidata gratuita all’interno della Biblioteca previa prenotazione.  E’ consentito un massimo di 10 persone per ogni turno.

I visitatori possono prenotarsi chiamando il numero 0733.256360 o compilando il form: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdwSHXaDtlC6Nmp66Ie
Zdj4OHw-7Jrc97bjkKept8t1wWLGvA/viewform 

Biblioteca Mozzi Borgetti

Storia della Biblioteca

La Biblioteca è situata nell’ex collegio dei gesuiti, un complesso eretto nell’area precedentemente occupata dall’ospizio dei cavalieri di Gerusalemme e sottoposto a rimaggiamenti architettonici ed ampliamenti a partire dal 1681. Nel 1773 il comune, per interessamento dei concittadini cardinal Mario Compagnoni Marefoschi, monsignor Guglielmo Pallotta e Ferdinando Palmucci, ottiene il collegio dei gesuiti per sistemarvi  l’università e per aprire ad uso pubblico la biblioteca (risalente al 1565) con giorni ed orari fissi, anche se questo avviene solo nel 1787 dopo restauri corposi alla struttura.

Gli  interventi decorativo-pittorici degli ambienti vengono realizzati da artisti come Serafino Scarponi e Costanzo Alberti che cura sulle pareti i medaglioni con i ritratti degli imperatori benemeriti di Helvia Ricina. Per la Galleria degli Specchi  Domenico Marzapani e Domenico Cervini creano una trama narrativa di grottesche di matrice raffaellesca e stilemi pompeiani con inserimento di ritratti di filosofi e di scienziati illustri. Affreschi di analoga guisa decorano altre sale della biblioteca mentre  la volta dell’ex oratorio dei contadini porta la firma di Giuseppe Mattei. Da segnalare la presenza dei lavori d’intaglio di Giuseppe Ciferri e di Bernardino Consalvi, mentre i libri vengono collocati nelle scaffalature create da Domenico Antonio Pianesi.

Le quadrature dei soffitti e lo stile neoclassico delle stanze si devono alla direzione artistica del pittore maceratese Vincenzo Martini. All’interno del vasto edificio, accanto alla biblioteca inaugurata nel 1787 grazie alla generosità di Bartolomeo Mozzi, hanno sede anche per periodi di tempo esigui il  museo universale maceratese, il teatro e il gabinetto di lettura della società del casino (1809 – 1901), Il museo piacentino ideato nel 1819 da Michele Santarelli, la libreria Borgetti (1834) autonoma fino al 1855 rispetto alla biblioteca Mozzi, la quadreria allestita nel 1860 grazie alla donazione Bonfigli sino alla nascita del museo del risorgimento la cui fondazione è del 1905 ad opera di Giovanni e Domenico Spadoni e le raccolte civiche confluite nel 1927 nei locali della pinacoteca, Il museo delle carrozze e quello etnografico.

E’ ritenuta una delle maggiori biblioteche delle Marche, grazie alla presenza di circa 400.000 pezzi tra cui incunaboli, manoscritti, carte geografiche, statuti e fondi giuridici e l’archivio della locale accademia dei catenati. Il fondo originario di 5000 volumi costituito dalla biblioteca dei gesuiti risale al 1773 e vi confluiscono i libri delle corporazioni religiose soppresse, i testi della “Pubblica Libreria del Comune”, i preziosi  lasciti di Giuseppe e Bartolomeo Mozzi (1789),  del padre domenicano Tommaso Maria Borgetti che dona 9.176 volumi (1833), dello storico d’arte Amico Ricci e poi nel corso di Otto e Novecento di altre donazioni, come quella della biblioteca Castiglioni (già di Pio VIII) con 20.000 volumi.

Credits: Macerata Piccoli Itinerari, a cura di Comune di Macerata

Maximize Security and Convenience with Ledger Live, offering an integrated solution for managing, tracking, and trading your crypto assets effortlessly and securely.