Dal 24 al 26 gennaio torna a Macerata il piccolo Festival d’inverno “I giorni della merla”. L’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune di Macerata, è giunta alla sua quinta edizione e si conferma come l’appuntamento più originale, unico nel suo genere, dedicato ai libri che scaldano l’inverno e alle grandi storie del freddo.

  Loredana Lipperini e Lucia Tancredi, curatrici della rassegna, hanno individuato il tema che è chiave di lettura ed allegoria dei nostri tempi: il Castello d’inverno.

“Luogo archetipico di altezze impossibili, – dice Lucia Tancredi – segregazioni e appuntamenti fatali, il Castello reale o presunto è punto di dominio ed osservazione del mondo o, citando Kafka, imperscrutabile e dai molti ingressi, come la vita. A sperimentare ed esplorare passaggi, chiusure e possibili entrate quest’anno sono tre autori.”

  I giorni della merla sono il pendant invernale di Macerata Racconta, festival dei libri e dell’editoria curato dall’associazione Contesto con il patrocinio del Comune di Macerata.

A causa dei lavori in corso nella Gran Sala dello Sferisterio, quest’anno gli incontri si terranno presso il Teatro della Filarmonica, in via Gramsci 30 a Macerata, il 24, 25 e 26 gennaio alle ore 17,30, con ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento dei posti.

Il programma prevede tre ospiti eccezionali, protagonisti di alcuni dei maggiori successi editoriali del 2019.

  Venerdì 24 gennaio, I Castelli Assediati. Ospite Giacomo Papi, editor e docente di scrittura, con il romanzo del momento Il censimento dei radical chic gioca ironicamente con la distopia, raccontando un mondo grottesco e surreale in cui gli intellettuali vengono perseguitati e uccisi e la lingua italiana semplificata d’ufficio. E’ il castello assediato, narrazione che mima e prefigura una realtà già in atto.

  Sabato 25 gennaio, Il Castello degli Antenati. Appuntamento attesissimo con Stefania Auci, trionfatrice nelle vendite, da sei mesi tra i primi posti in classifica, con I leoni di Sicilia, primo volume della saga dedicata alla famiglia Florio, grande affresco storico che cita la roba verghiana, i gattopardi, i parvenu di Balzac e Zola, i Buddenbrook di Thomas Mann.

E’ il castello degli antenati, in cui le genealogia familiari mettono radici e segnano destini, da cui bisogna saper entrare ed uscire per costruire un’identità.

Domenica 26 gennaio, Abbiamo sempre vissuto nel castello. Il gran finale del festival allude a Shirley Jackson, scrittrice amatissima da Loredana Lipperini. L’incontro è con uno scrittore di rara sensibilità narrativa come Marcello Fois. Il suo ultimo romanzo Pietro e Paolo inaugura la storia nel “rigido e impassibile cielo di gennaio”, con la vicenda di un’amicizia che trascende la provenienza sociale e la devastazione della prima guerra mondiale, preludendo il disincanto e i confronti con l’età adulta. E’ il castello vischioso del passato dal quale non si esce mai, dove si sopravvive come in un sogno ( o un incubo), oppure quello che resiste nel tempo e ci richiama a sé anche quando pensiamo di esserne usciti.

  I tre appuntamenti saranno ulteriormente impreziositi dalla partecipazione della pianista e direttrice d’orchestra Cinzia Pennesi, che interverrà con sue composizioni originali. La affiancheranno come voci narranti, Lucia De Luca, Laura Silvetti, Claudio Porzi, Giuseppe Riccardo Festa.

  Le schede dettagliate degli incontri e altre informazioni possono essere reperite sul sito www.igiornidellamerla.it , o sulla pagina facebook di Macerata Racconta.